domenica 19 maggio 2013

Dove trovare le risorse per Imu e Cig

Come dicevo un paio di post fa il primo problema che deve risolvere il nuovo Governo e' togliere l' IMU sulla prima casa e rifinanziare la CIG per dar tempo alle manovre volte al rilancio dell' economia di dare i primi frutti così come sta accadendo negli Usa ed anche in Giappone.
Da più parti e' stato chiesto di non toccare ( al rialzo) l' IVA per non deprimere ulteriormente i consumi.

In realtà non tutti i consumi sono uguali e ce ne sono almeno 2 tipologie che anche con un rialzo significativo dell' IVA (portandola al 30%) probabilmente si contrarrebbero di meno del 15% con un saldo netto che coprirebbe i fabbisogni per permetterci le manovre di cui sopra.

Questi 2 settori sono :

macchinette mangiasoldi ed affini;
beni di lusso.

Il primo settore fattura circa 76 Mld all' anno con utili notevoli per pochi.
Il secondo settore fattura circa 30 Mld all' anno producendo utili importanti e non conoscendo crisi.

Il nostro, ahimè,  è un paese dove si spendono circa 1280 euro a testa per tentare la fortuna che possa cambiare la vita tra videopoker, slot-machine, gratta e vinci, sale bingo. Con oltre 800mila persone dipendenti sulla soglia della ludopatia. Un fatturato ( a bassa tassazione) stimato in 76,1 miliardi di euro, a cui si devono aggiungere almeno 10 miliardi di quello illegale. E’ “la terza impresa” italiana,  con un bilancio sempre in attivo e che non risente della crisi che colpisce il nostro paese.

Il settore del lusso riguarda solamente il 10% della popolazione italiana ( che però possiede oltre il 90% dei patrimoni) con una spesa media di 5.000 euro pro capite.

L' incremento dell' IVA di questi 2 settori porterebbe un gettito aggiuntivo di oltre 10 Mld che toccherebbe le tasche solo ed esclusivamente di chi decide di operare questi consumi e pertanto non avrebbe effetti ne depressivi ne deflativi.

Un strada nuova per risolvere problemi vecchi. Perché non provare?

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